La letteratura dei fiocchi di riso integrale si colloca bel lontana dai suoi precursori della Beat Generation, per andare a scuotere da vicino una corrente iniziata negli anni 90 da Scrittori quali Irvine Welsh e Pier Vittorio Tondelli.
Infatti se gli anni ’50 e ’60 sono gli anni degli “spinelli”, il periodo successivo guarda alle scoperte scientifiche, alla chimica. Così nel corso degli anni vediamo la confezione dei Kellogg’s evolversi, fino a diventare psichedelica. Gli special K si rivolgono oggi ad un tipo di lettore fondamentalmente femminile, che ha rotto con i tabù del passato e non teme di lasciarsi andare, la quarta di copertina recita così:
I fiocchi Special K contengono anche degli elementi nutritivi molto importanti per sentirsi e apparire al meglio: le proteine, importanti per aiutarti a restare tonica; i nutrienti essenziali, come ferro e vitamine che ti permettono di avere un aspetto radioso.
La sintetizzazione della Special K avviene negli anni ’60, il suo uso non “terapeutico” negli ’70, per arrivare nel bel mezzo degli anni ’80 come farmaco sperimentale per la cura dell’alcolismo e l’anoressia. Approdata sulle tavole americane prima e quelle europee poi, I fiocchi di riso integrale promettono lo stesso equilibrio psicofisico creato in laboratorio dal chimico Calvin Stevens.
L’esplosione sulla scena mondiale è riconducibile al termine di un fenomeno musicale iniziato in Inghilterra neglli 70; gli Smiths che avevano dominato le scene, vengono surclassati dall’intrattenimento empirico-sociale. Emerge il fenomeno del Clubbing e della musica elettronica.
Lo scarto generazionale tra le esperienze On the Road dei “Felici e Battuti” e quelle successive, connotate da una perdita di speranza, è evidente:
Non c’è che un’unica cosa di cui può scrivere uno scrittore: ciò che è davanti ai suoi sensi nel momento in cui scrive… Io non sono che uno strumento di registrazione… Non pretendo di imporre “storia”, “trama” o “continuità”… Fin tanto che riesco a registrare direttamente alcune aree del processo psichico posso pensare di avere una certa funzione… Non sono uno che vuole far divertire… – W. Burroughs “Il pasto nudo”
«Il motivo principale per cui la gente se ne va dai paesini di provincia» diceva sempre Rant, «è perché così poi può sognare di tornarci. E il motivo per cui ci resta è per sognare di andarsene». Con questo Rant voleva dire che nessuno è felice, da nessuna parte. – C. Palahniuk – “Rabbia”
Nel contesto totalmente anestetizzato del contemporaneo, il cervello smette di essere ricettivo, l’unica possibilità per far sì che la mente e le sue reti neurali non muoiono è l’utilizzo di sostanze attive. Special K va a colmare quel vuoto lasciato dalla letteratura “di viaggio” di Kerouac e ponendosi alla giusta distanza dalle sostanze psicotrope e gli anestetici, va a creare una nuova etichetta (ad uso e consumo dei critici, che non leggono i bugiardini), quella della letteratura del viaggio.